Tuesday, January 31, 2012

Juergen Teller

In una di quelle giornate culturalmente impegnative,mi sono innamorata!
Infatti mentre leggevo Vogue, sono rimasta folgorata dallo stile delle foto che ritraggono la nuova collezione di Marc Jacobs per la Primavera/Estate 2012.

Mi sono documentata e ho scoperto che il fotografo in questione e'  Juergen Teller.
Nel suo curriculum spuntano collaborazioni ai progetti di Vivienne Westwood,Helmut Lang e Yves Saint Laurent.
E i suoi lavori sono stati esposti in luoghi come  "MOMA","The fondation Cartier pour l'art contemporain" e "Tate Modern".
Mettendo in secondo piano per un secondo tutti questi nomi, vorrei solo farvi vedere alcune delle sue foto.
Per quanto mi riguarda, ha sconvolto il mio concetto di "foto di moda".
Non mi intendo di fotografia, ma da comune mortale mi sento di dire che la sua e' arte!
In un' intervista afferma:

“Sometimes it’s not necessarily the product itself. It’s similar to when you go to the cinema and you watch a movie and you’re like, Oh my God. I want to feel something like that. That’s what I have as a double-page spread in a magazine. It’s not I want to be that. It’s I want to feel that.”
 “Juergen has a very strong individual voice.
Which is a rather rare accomplishment these days. I love his ability to say out loud what other people are afraid to even think.”
 Helmut Lang


 "The photographs are undeniably sexy, but sexy in the sense that you can practically smell them. And they don’t, necessarily, smell like expensive designer perfume."
(Juergen Teller)






















Thursday, January 26, 2012

"Wow"! Part Two

Gli occhiali
La pipa
(sempre immaginato con il tabacco)
Un accendino, delle cartine e una scatola con dentro una confezione di Valium



E qualcosa che mi ha lasciato senza parole.
Ho letto,riletto e cercato di vivere i suoi libri ma avere davanti la sua grafia e le sue parole scritte sul momento durante uno dei suoi viaggi più importanti...mi ha emozionato!

Avevo davanti uno dei suoi diari.
Il "Rain and Rivers" Notebook.
In queste pagine narra la sua avventura da New York a San Francisco dal Gennaio del 1949 al Luglio del 1952.




Scrive di quando ha attraversato il tunnel che collega Manhattan al New Yersey .



Io dall'altra parte del fiume non riesco a vedere il New Yersey! 
Io ci vedo l'America!
Ho sentito un musicista dire "New York non è America! New York è New York"!
Credo sia vero.
Attraversato quel tunnel iniziava la sua disperata ricerca di "quel qualcosa" in grado di dargli risposte o semplicemente degli stimoli per andare avanti.


Ebbene si!
Caro Federico...quando sono uscita dalla mostra avrei voluto urlare a tutto il mondo "Chi vuole parlare con me di Kerouac?" o ancora meglio "Chi vuole danzare con me in modo scherzoso per le strade di New York, dell'America e della vita?"
Oh cavolo se avrei voluto farlo!

"Wow"!

Guardo una foto scattata qualche settimana prima davanti alla Biblioteca e ho una visione!






Sul manifesto delle "Free Exhibition" c'e' l'Harmonica di Kerouac...ma vi pare?




Piccola parentesi...la Biblioteca di New York mi ha lasciato davvero senza parole!

Io teoricamente non dovrei avvicinarmi ad un luogo del genere...primo perché bisogna fare silenzio e secondo perché si deve rispettare la scadenza dei libri presi in prestito! 
Mmm...forse non e' per me!
Ma pur sentendomi a disagio...entrando e salendo la scalinata 


mi sono sentita un po' lei...






Giulia non ti perdere!
Allora...
In mostra, c'erano altri oggetti personali di Kerouac





























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Tuesday, January 24, 2012

Good Morning!

Non sono sprofondata nella prima neve Newyorkese...eccomi di nuovo! Ole'!
Chiedo scusa ai miei amati lettori se non ho più scritto nel blog, ma e' colpa del jet-lag che si e' impossessato della mia forza psicofisica!
Voi non potete capire la fatica per recuperare  le ore di sonno perse.


Avete ragione, questa non e' una scusa accettabile! 
La verità   e' che sono dannatamente disorganizzata e pigra! Ecco sono riuscita a dirlo!
O crollavo sulla tastiera dal sonno o mi perdevo (come dice mi mamma) ne "Il Favoloso Mondo di Julie'".
In questo frangente di tempo sono andata e tornata dall'Italia.
Giusto il tempo di mangiare dalla nonna 6 volte al giorno e bere quei 4/5 spritz ad aperitivo per tornare serena e felice in America.


Con giusto quella manciata di ore di ritardo...
HAPPY NEW YEAR!